Ogni qual volta ci si trova a progettare un sistema di videosorveglianza, si arriva all’annosa questione relativa a quale sistema di registrazione adottare. NVR o VMS….VMS o NVR? Questo è il dilemma!
Abbiamo chiesto un parere ai nostri esperti della BU Videosorveglianza & Controllo Accessi in Allnet.Italia:


In questa intervista ci aiuteranno a comprendere meglio le due soluzioni, analizzando PRO e CONTRO, al fine di trovare la migliore soluzione per te e i tuoi clienti.
Cos’è un NVR?
M.R.:
Un NVR (Network Video Recorder) è un dispositivo “fisico” che lavora su rete IP, comunemente utilizzato per registrare il segnale video delle telecamere di rete in un sistema di sorveglianza. Solitamente viene prodotto in più versioni, che si differenziano per il numero dei canali video gestibili, la presenza o meno di uno switch PoE integrato e il supporto di più HDD.
Cos’è un VMS?
S.V.:
Un VMS (Video Management Software) è una piattaforma in grado di gestire tutti i componenti di una rete video. Il VMS fornisce gli strumenti necessari per controllare e supportare tutti i dispositivi, componenti e sottosistemi coinvolti e registrare i flussi video. Garantisce inoltre un accesso multi-utente configurabile in base a requisiti specifici dei vari livelli di autorizzazione.
Qual è lo scenario applicativo ideale per NVR/VMS?
M.R.:
L’NVR trova particolare vantaggio applicativo, in uno scenario di piccola/media dimensione, tipicamente su singola sede, come ad esempio un contesto Residenziale o Aziendale.
S.V.:
Di contro, il sistema VMS, si adatta perfettamente alla gestione di siti di medie/grandi dimensioni, anche distribuiti su più sedi, come ad esempio siti produttivi in ambito Industrial, catena di punti vendita in ambito Retail, o più in generale per una videosorveglianza cittadina.
Che vantaggi dà al nostro cliente in termini di efficienza, scalabilità e flessibilità?
M.R.:
Sicuramente i vantaggi principali forniti dall’NVR, sono misurabili in termini di semplicità di installazione e di gestione. Inoltre, attraverso lo switch PoE, spesso integrato, è possibile alimentare direttamente le telecamere presenti nell’impianto, senza la necessità di fonti di alimentazione esterne, così da ottimizzare i costi complessivi. Presenta a bordo anche delle uscite video e contatti digitali di I/O configurabili singolarmente, così da poter creare delle piccole ma complete “Control Room”. Poiché il numero massimo di canali video supportati è prestabilito (Es. 4ch/8ch/16ch….ecc..), in fase di progettazione occorre scegliere opportunamente il taglio che consenta una buona scalabilità.
S.V.:
La piattaforma VMS è per sua natura estremamente scalabile. Teoricamente può gestire un numero illimitato di telecamere, con le accortezze dovute ai limiti hardware del server e a quelli imposti dalla banda di rete a disposizione. Inoltre, essendo concettualmente modulare, è possibile, anche in un secondo momento, aggiungere singole licenze per ciascun dispositivo da integrare, così come specifici plug-in per la gestione collaterale di sistemi di controllo accessi, citofonia, antintrusione, diffusione audio, fino alla sensoristica IoT. Lo storage dei dati può essere locale, quindi come memoria di massa del server, oppure distribuito in rete e su infrastruttura Cloud (SaaS).
Di quali tecnologie all’avanguardia si avvale?
M.R.:
Un NVR è in grado di supportare, attraverso i protocolli ONVIF, svariate analitiche che vengono elaborate a bordo camera e gestire i metadati correlati, così da renderli più facilmente aggregabili e usufruibili. Alcuni NVR, dotati di processori con intelligenza artificiale, inoltre sono anche in grado di processare in completa autonomia degli algoritmi avanzati di analisi video, quali face-recognition, people counting, ANPR (automatic number plate recognition-lettura targhe), ecc.., così da poter facilitare l’integrazione di nuove telecamere in impianti di vecchia generazione già esistenti.
S.V.:
La soluzione VMS è sicuramente ricca di funzionalità e tecnologie all’avanguardia. Il sistema, infatti, può essere ampliato attraverso i più disparati plug-in di video analisi, sempre al passo con le nuove esigenze del mercato e algoritmi basati su machine e deep learning. Inoltre, il VMS può essere strutturato con architetture federate e server ridondati, nonché bilanciato con tecnologie d’accesso in Cloud. In ultimo, ma non meno importante, è tendenzialmente possibile mantenere aggiornato l’impianto, senza la necessità di doverlo sostituire.
Quale soluzione consigliereste in fase di progettazione di un sistema di videosorveglianza?
Crediamo che non esista una soluzione da preferire in assoluto sull’altra.
Molto dipende dallo scenario applicativo e dai requisiti attesi dal cliente finale.
Inoltre, cosa di non poca importanza, una discriminante fondamentale, è sicuramente il budget di riferimento.
Tendenzialmente per una soluzione ottimale, laddove ci fossero le premesse adeguate, il nostro consiglio è quello di far convivere entrambe le soluzioni, così da poter sfruttare a pieno le potenzialità di entrambe, sotto tutti i punti di vista, in termini di semplicità di fruizione, servizi accessori, sicurezza e robustezza del sistema, scalabilità dell’infrastruttura e bilanciamento del carico.
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