Il nostro modo di lavorare nell’ultimo anno e mezzo si è adattato al cambiamento umano e professionale che stiamo tutt’ora vivendo. Si sta delineando una nuova fase con l’Hybrid working, una vera rivoluzione di spazi e tecnologie verso un ambiente di lavoro sostenibile.
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ll modello di lavoro ibrido
Lo smart working è stato il protagonista della prima parte del 2019 e continua ad essere al centro dei riflettori del mondo del lavoro. Tutti ne abbiamo sentito parlare e chi più chi meno ha incontrato i suoi vantaggi e le sue criticità.
La modalità di lavoro smart è ora assodata e la sua implementazione diffusa. Allo stesso tempo ha iniziato a delinearsi una modalità di lavoro che prevede anche un ritorno parziale in ufficio, così nasce l’Hybrid working.

ll modello di lavoro ibrido è più di un’etichetta che descrive il lavoro tra presenza e smart working, infatti riconosce formalmente un bisogno di flessibilità e strumenti adeguati a lungo termine. Questo permette di strutturare dei capisaldi, come abilitare i lavoratori a performance professionali ovunque: da casa, in mobilità, in ufficio.
Microsoft ha identificato alcuni degli aspetti incoraggiati dall’Hybrid working:
- Autonomia
- Flessibilità
- Alte prestazioni
- Collaborazione
- Rapporti di lavoro positivi
- Abitudini lavorative efficaci
Attenzione verso il lavoratore
Una modalità di lavoro che tenga conto delle esigenze del singolo e faciliti contemporaneamente la collaborazione. Tutto passando per la rivoluzione degli spazi e delle tecnologie in ambito professionale: Hybrid work significa anche questo.
Gli spazi lavorativi si estendono, le postazioni in ufficio hanno la possibilità di essere reinventate e rese più efficienti e flessibili limitando accessori ridondanti e producendo un’ottimizzazione di ambienti e tecnologie. Oltre ad aspetti strutturali, questa riorganizzazione dello spazio consente di tarare di più l’organizzazione del lavoro sulle attitudini del singolo e dotarlo di tecnologie e spazi adeguati. Jared Spataro.CVP at Microsoft 365

fonte immagine: Microsoft Work Lab
Adottare strategie per l’hybrid working
È un’operazione che coinvolge politiche aziendali, riorganizzazione degli spazi fisici e tecnologie. Abbiamo raggruppato una serie di spunti, stimoli e suggerimenti pratici. Siamo partiti da 3 marco aree coinvolte dal lavoro ibrido: unified communication & collaboration, sicurezza, connettività.
UNIFIED COMMUNICATION E COLLABORATION

Flessibilità
Questo aspetto del lavoro ibrido porta con sé il concetto di comunicare ovunque. Dotarsi di tecnologie plug and play è dunque importante. Avete mai investito del tempo prezioso per riconfigurare dispositivi in un’altra postazione? Avete mai dovuto spostare i dispositivi da casa o dall’ufficio e portarli con voi? Avere strumenti facilmente configurabili e installabili come USB o bluetooth, aiuta la flessibilità insita nell’Hybrid working eludendone alcune delle criticità.

Design ed ergonomia
Sono aspetti da prendere altrettanto in considerazione, ad esempio nella scelta delle cuffie, dello speaker (es. Jabra). Queste caratteristiche, infatti, implicano durata nel tempo, comfort, efficientamento degli spazi. Infatti, si possono prediligere strumenti compatti da riporre sia in sia ambienti domestici che in postazioni condivise in ufficio come piccole webcam o barre video personali.
Mix di portabilità e dispositivi fissi
Alcuni strumenti si prestano alla portabilità più di altri. Immaginate di dover spostare il vostro telefono e portarlo con voi anche a casa. Un connubio che può risolvere tale problema è avere deskphone con schermi ampi o tastiere d’espansione (come Snom) insieme a centralini virtuali con client che consentano l’utilizzo delle chiamate da PC o app per il lavoro da casa. Ne sono un’esempio i pbx virtuali tra cui KalliopePBX, che grazie al client permettono di accedere alle comunicazioni ovunque e allo stesso tempo permettere di non rinunciare a telefoni fissi professionali in ufficio.

Collaborazione
Le piattaforme di video meeting e community sono il tassello fondamentale per permettere il lavoro Ibrido. La scelte di piattaforme che consentano di accedere da qualunque dispositivo e in qualunque momento a una chat, una call, a un file condiviso diventa necessità. Per questo motivo una facilità d’uso, un’interfaccia user friendly e una stabilità di flussi sono aspetti rilevanti.

Altrettanto strategici sono gli spazi fisici che fino a poco fa utilizzavamo per i nostri meeting e che ora siamo portati a riorganizzare durante questa rivoluzione di spazi e tecnologia. Possiamo sfruttare al meglio sistemi per sale riunioni compatti, plug e play e scalabili o ri-pensare Sale riunioni medie-grandi strutturate per ospitare personale distanziato oggi o gruppi maggiormente numerosi domani.
SICUREZZA
L’Hybrid working rappresenta per le imprese una innovazione organizzativa che, se da un lato offre nuove possibilità di lavoro flessibile per la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori, dall’altro porta con sé un insieme di rischi, principalmente legati alla Cyber Security ma non solo.

Cyber Security
È chiaro che l’accesso remoto alla rete aziendale amplia la superfice d’attacco e introduce nuovi vettori d’infezione. Per questa ragione, è necessario che la protezione dei dispositivi sia presente sia dentro che fuori dalla rete. Ciò è possibile mettendo a disposizione dei propri collaboratori che si approcciano a questa nuova modalità di lavoro, dopo averli responsabilizzati anche al rispetto e alla tutela del patrimonio informativo dei dati sensibili, strumenti idonei a gestire le minacce alla sicurezza dei dati.
Endpoint protection
Sono considerati “endpoint” tutti i dispositivi in grado di collegarsi alla rete aziendale. Tra questi possiamo elencare laptop, tablet e cellulari. Innanzitutto, è sempre opportuno stabilire un livello di sicurezza che ogni dispositivo deve rispettare e che può essere raggiunto implementando soluzioni come strong password, cifratura dei dati salvati sul dispositivo, application Whitelisting, aggiornamento del sistema operativo, degli antivirus e degli antispam. In questo contesto si possono valutare servizi di endpoint protection come quelli proposti da Eset, Fortinet e Sophos.
Soluzioni di questo tipo ci consentono di ottenere piena visibilità, come la tipologia di applicativi che girano, i dispositivi connessi, la tipologia di traffico. Ci permettono di effettuare un controllo sull’igiene del dispositivo, come scansioni di vulnerabilità, filtraggio web, protezioni dalle minacce e così via.
Una volta reso sicuro il dispositivo che da remoto si deve connettere alla rete aziendale, bisogna pensare a come proteggere i dati in transito così che non siano accessibili a terzi. A tal fine ci vengono incontro alcune nuove tecnologie come:
- Virtual Private Network (VPN): la VPN consente il trasporto del traffico su internet in un tunnel sicuro dopo averlo anche criptato.
- Autenticazione a due fattori: l’autenticazione a due fattori rende molto più difficile l’accesso remoto di hacker alla rete aziendale, come da esempio il servizio fornito dalle YubiKey.
- Account lockout policy: l’Account Lockout è il blocco dell’accesso a un utente che abbia sbagliato un certo numero di volte consecutive l’inserimento delle proprie credenziali.

Backup
Per poter svolgere al meglio il proprio lavoro anche da remoto, si delinea la necessità di poter consultare i dati dal proprio dispositivo in totale sicurezza, e che essi siano sempre aggiornati e disponibili. Entrano così in gioco i servizi Cloud di backup.
Chi lavora nel settore IT conosce bene i rischi in grado di compromettere la sicurezza dei dati critici di un’azienda e consiglia sempre di effettuare operazioni di backup con costanza. Si raccomanda dunque di:
- Eseguire il backup di tutte le informazioni dell’azienda;
- Realizzare i backup regolarmente, meglio se in modo automatico;
- Effettuare almeno due tipi di backup, preferibilmente uno memorizzato su un supporto fisico in azienda e l’altro su un servizio su cloud affidabile.

StorageCraft, ad esempio, offre la possibilità di effettuare il backup e repliche dei sistemi operativi (Windows/Linux server/client) in maniera flessibile. Backup completi, differenziali e incrementali, schedulabili da una snapshot ogni 15 minuti ad una al giorno, settimana o mese. Inoltre, grazie ai servizi Cloud Premium di StorageCraft, è possibile virtualizzare il server principale direttamente dalla loro piattaforma per poter ripristinare in pochissimi minuti tutti i servizi forniti. Per la parte storage invece, QNAP offre gratuitamente a chi acquista un dispositivo la possibilità di effettuare backup e istantanee di dati e volumi salvati nel proprio sistema dall’utente con tante APP presenti nello store proprietario.

Gruppi di continuità
Un aspetto spesso sottovalutato ma che invece è molto importante prevenire, è la perdita di dati e il guasto degli end point dovuti all’interruzione improvvisa della corrente. In risulta determinante intervenire con soluzioni preventive installando un gruppo di continuità o UPS (Uninterruptible Power Supply), come ad esempio quelli forniti da Eaton, che erogano energia sopperendo alle imprevedibili mancanze di alimentazione.
Questo passaggio di prevenzione è essenziale non solo per le grandi realtà aziendali ma anche per le piccole realtà e per i lavoratori da remoto. L’energia è un elemento fondamentale del nostro mondo ed è per questo motivo che è essenziale avere accessi all’energia più affidabili, efficienti e sicuri.
CONNETTIVITÀ
L’Italia è al novero europeo per essere uno dei paesi ad avere il maggiore digital divide, precludendo quindi a molti la possibilità di una connessione cablata stabile e di qualità appena al di fuori dei più grandi centri urbani.
La soluzione più naturale per permettere una connessione in grado di supportare traffico mail, ma soprattutto traffico VoIP (telefonate e videochiamate), senza aspettare il propagarsi della infrastruttura cablata, è utilizzare router che la permettano in “mobilità”.

Molte sono le aziende che hanno visto crescere negli ultimi mesi la domanda di dispositivi a basso costo ma con alta qualità per la connessione LTE/4G/5G. Questi dispositivi, dotati di WiFi e porte Ethernet integrate, permettono infatti di fornire connettività ad un ufficio domestico garantendo qualità della connessione e elevata affidabilità, come ad esempio quelli proposti da Teltonika e Sierra Wireless.
Se l’utilizzo di questi prodotti era precedentemente prettamente industriale/professionale, ora ha davanti a sé la porta aperta per entrare a tutti gli effetti nella categoria dei prodotti di largo consumo.

Anche altri sistemi di connettività hanno aperto i loro orizzonti, come quello proposto da Cambium Networks con la sua famiglia di Router caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo, puntano ad offrire connettività attraverso sistemi FWA (Fixed Wireless Access).
L’obbiettivo è quello di avere prodotti con elevate prestazioni dedicate a tutto il mondo degli WISP e System Integrator, che portano la connettività tramite infrastrutture di tipo Wireless ed avvalendosi di router Wi-Fi che possono soddisfare a pieno i requisiti delle proprie infrastrutture di rete radio e cablata.
