Solo poco più di un anno fa il delicato periodo storico che stiamo ancora vivendo ha portato le imprese e molte organizzazioni a un cambiamento radicale per quanto riguarda la modalità di lavoro, introducendo lo smart working. Dal lavoro da remoto al 100% si è passato, nel corso dei mesi, a una forma “ibrida” in cui viene concesso ai lavoratori di alternare giorni di lavoro da remoto con quelli in ufficio, per garantire il giusto distanziamento sociale.
Per assicurare la giusta collaborazione tra professionisti, il ruolo della video-conference per questa nuova modalità ibrida non deve essere sottovalutato; così come la scelta dei giusti strumenti per la Unified Communication & Collaboration.
Per quanto riguarda le soluzioni audio, abbiamo chiesto alla nostra collega Cristina La Palombara, Business Development Manager Videoconference, di parlarci più nel dettaglio dello strumento speakerphone o vivavoce e di come utilizzarlo al meglio.
Due sono le soluzioni audio più utilizzate durante le video-call: la cuffia e lo speakerphone. Quando in particolare consigli la cuffia?
Dipende tutto dall’esigenza dell’utilizzatore. La cuffia è sicuramente ideale se è necessario rendere la conversazione più privata. Rappresenta la scelta migliore anche per i professionisti che lavorano in ambienti molto grandi e particolarmente rumorosi come gli open space. La cuffia aiuta a mantenere la concentrazione, soprattutto se prevede la tecnologia noise-cancelling per la cancellazione del rumore di sottofondo.
Quando invece consigli l’uso dello speakerphone?
In azienda, lo speakerphone è pensato per il proprio ufficio personale oppure può essere utilizzato quando ci sono più interlocutori in video-chiamata all’interno della stessa sala riunioni. In casa, può essere molto comodo se l’utilizzatore è da solo in una stanza e può quindi partecipare a riunioni virtuali in vivavoce. È facile immaginare i benefici rispetto alla cuffia: lo speakerphone consente alla persona di camminare liberamente nello spazio della sala o della stanza senza interruzioni sulla conversazione e inoltre consente di liberarsi dall’avere qualcosa di “ingombrante” in testa o almeno nelle proprie orecchie.
Quali sono le migliori caratteristiche che dovrebbero prevedere gli speakerphone?
È necessario prima di tutto capire il luogo in cui lo speakerphone o gli speakerphone verranno utilizzati. Sapere se si tratta di un piccolo ufficio, di un huddle room, di una sala di medie dimensioni o una aula magna è cruciale per decidere quale soluzione scegliere.
Ma sicuramente le caratteristiche tecniche o le tecnologie più richieste possono essere:
- Tecnologie per la riduzione del rumore e cancellazione eco: queste permettono l’eliminazione dei rumori indesiderati di fondo e del fastidioso effetto eco causato dalle caratteristiche acustiche dei vari ambienti. I partecipanti riescono quindi a sentire voci chiare e comprensibili.
- Collegamento USB: questo tipo di collegamento è quello più richiesto ma spesso capita di avere bisogno di un collegamento bluetooth o di diverse interfacce di connessione (bluetooth, USB e possibilità di collegamento ad apparati di videoconference).
- Plug and play: l’installazione immediata semplifica l’interazione con l’hardware da parte dell’utente, facilitando al massimo il processo di avvio del prodotto.
- Facilità di utilizzo: poter connettere il proprio dispositivo vivavoce in modo semplice e intelligente con più dispositivi, sistemi operativi e applicazioni di videoconferenza è sicuramente un aspetto fondamentale nella scelta della soluzione.
- Tracking automatico della voce: per permettere alla voce dell’interlocutore di essere sempre in primo piano senza alti e bassi di volume quando ci si allontana o avvicina al microfono.
In che modo l’offerta di Yamaha può coprire più esigenze?
Dall’esperienza del mondo del suono e della musica, Yamaha offre soluzioni nell’ambito della UCC altamente tecnologiche, dalla performante connettività, iper-flessibili e facili da installare, gestire e aggiornare.
Con un design accuratamente progettato e prestazioni audio davvero sorprendenti, gli speakerphone di Yamaha sono pensati per conversazioni importanti, qualsiasi sia lo spazio, dal piccolo ufficio privato alla sala conference dalle grandi dimensioni.
Quale lo speakerphone Yamaha migliore da utilizzare all’interno della propria abitazione o nel proprio ufficio privato?

Consiglio sicuramente lo Speakerphone Yamaha 200.
È ideale per un uso personale. Ha un raggio di copertura di 2m e quindi può consentire eventualmente anche la partecipazione fisica nella stanza di un’altra persona.
E per un huddle room o una sala di medie dimensioni?

Può essere una buona soluzione lo Speakerphone Yamaha 330.
Consente a 4-6 persone, il numero previsto per un Huddle Room, di partecipare alla videocall garantendo una collaborazione davvero efficace.
Per aule molto grandi, ad esempio sale conference o aule magne, quale soluzione puoi consigliare?

Per questi ambienti è perfetto lo Speakerphone 1000.
È un sistema estremamente flessibile che permette di connettere fino a 5 microfoni in daisy chain, consentendo quindi la presenza dalle 8 alle 20 persone nella stanza e garantendo le prestazioni audio di qualità offerta da Yamaha.
Hai un’esigenza specifica? Scrivi a videoconference@allnet-italia.it per avere una consulenza gratuita.