A tutti è capitato di perdere dati, di trovarsi nella situazione di dover rifare il lavoro da capo.
A tutti è capitato di dover dare spiegazioni per un lavoro perduto da una distrazione che ha portato accidentalmente all’eliminazione, totale o parziale, di file.
Le cause della perdita di dati
La perdita dei dati può essere causata da un errore umano involontario, dovuto magari a disattenzione o stress lavorativo, ma anche a causa di virus o a guasti dei dispositivi, come ad esempio un crash hardware, la rottura dell’hard disk o l’interruzione improvvisa della corrente. A tal proposito, basterebbe intervenire con soluzioni preventive installando un gruppo di continuità o UPS (Uninterruplible Power Supply), come ad esempio quelli forniti da Eaton, che forniscono energia sopperendo alle imprevedibili mancanze di alimentazione.
Da aggiungere a questa lista anche la possibilità di smarrimento o di furto nonché cause naturali imprevedibili, come incendi o allagamenti.
Se, nel caso di un utente privato, questo può portare alla perdita di dati personali come foto/video ricordo o documenti personali, nel caso di un’azienda o di un’attività commerciale può comportare anche serissimi danni all’attività lavorativa con la perdita di informazioni riservate e dunque di denaro.
Se è comunque possibile tentare di recuperare (in alcuni casi solo parzialmente) i dati ad un costo importante, è senza alcun dubbio preferibile prevenire questa eventualità ricorrendo ad una adeguata pianificazione di Backup, ovvero una o più copie di sicurezza per il ripristino in caso di incidente informatico.
Safety to do list
Chi lavora nel settore IT conosce bene i rischi in grado di compromettere la sicurezza dei dati critici di un’azienda e consiglia sempre di farlo con costanza.
Si raccomanda dunque di:
- Eseguire il backup di tutte le informazioni dell’azienda;
- Realizzare i backup regolarmente, meglio se in modo automatico;
- Effettuare almeno due tipi di backup, preferibilmente uno memorizzato su un supporto fisico in azienda e l’altro su un servizio su cloud affidabile.
“Prevenire è meglio che curare!”
Quella che dovrebbe essere una delle attività di base da effettuare per la tutela di dati importanti, viene completamente ignorata dalla maggior parte degli utenti. Ad esempio, quanti di voi effettuano regolarmente il backup dei loro sistemi operativi e storage?
Dal rapporto annuale di KrollOntrack, azienda specializzata in recupero dati, emerge un’Italia sempre più attenta alla conservazione dei dati, sia attraverso sistemi di archiviazione locale che online su Cloud. Nonostante l’87,4% delle aziende italiane dichiari di utilizzare sistemi di backup dei dati, solo il 36,2% effettua giornalmente il salvataggio dei dati importanti del proprio business.

Gli ostacoli all’adozione di un sistema backup efficiente
In Italia, i due grandi ostacoli all’adozione di soluzioni di backup efficienti sono:
- il tempo necessario a scegliere e gestire dispositivi di archiviazione locale oppure online
- la propensione al risparmio, in quanto l’implementazione di dispositivi di backup è visto come un costo vivo per l’azienda.
Ma quanto costa all’azienda l’impossibilità di recuperare i dati critici? Tralasciando la paralisi delle attività e il fermo dell’azienda, la perdita di dati strategici (soprattutto se prolungata o irreparabile) può portare ad elevate perdite di profitto e mettere in discussione la sopravvivenza dell’azienda stessa. Il costo del ripristino di emergenza rischia di essere decisamente superare le previsioni di spesa IT per l’anno e, in ogni caso, il suo importo è certamente maggiore del costo di un backup iniziale efficace e di qualità. Per non parlare dei problemi di sicurezza derivanti dalla perdita di password, codici e conti o del danno di reputazione nei confronti dei clienti per la sparizione di dati sensibili, fiscali o giudiziari.
Perdere i dati, dunque, costerà molto di più che prevenire creando una copia di scurezza!
Come effettuare il giusto backup dei dati?
Abbiamo varie possibilità per eseguire i backup in maniera più o meno complessa a seconda delle esigenze personali o aziendali.
StorageCraft, ad esempio, offre la possibilità di effettuare il backup e repliche dei sistemi operativi (Windows/Linux server/client) in maniera flessibile. Backup completi, differenziali e incrementali, schedulabili da una snapshot ogni 15 minuti ad una al giorno, settimana o mese. Inoltre, grazie ai servizi Cloud Premium di StorageCraft, è possibile virtualizzare il server principale direttamente dalla loro piattaforma per poter ripristinare in pochissimi minuti tutti i servizi forniti. Nel frattempo, l’azienda ha 30 giorni di tempo per poter pensare di rimettere in piedi l’attività con un nuovo Hardware.
Per la parte storage invece, QNAP offre gratuitamente a chi acquista un dispositivo la possibilità di effettuare backup e istantanee di dati e volumi salvati nel proprio sistema dall’utente con tante APP presenti nello store proprietario. è attiva inoltre la possibilità di acquistare molti dei prodotti in modalità NFR (scopri QUI come accedere e quali articoli sono disponibili).
Quali domande porsi per iniziare a progettare un sistema di Backup?
A questo punto, allora, basterà porvi alcune domande essenziali per capire come iniziare a progettare un sistema di Backup, tra cui:
- Quali dati hanno necessità di backup?
- Ogni quanto è consigliabile effettuare il backup di questi dati?
- Su quale tipo di supporto è preferibile effettuare il backup?
- E’ necessario un software per velocizzare e semplificare il backup?
Se hai bisogno di capire come rispondere a queste domande o vuoi essere consigliato nelle risposte, chiedi ai nostri esperti scrivendo all’indirizzo email backup@allnet-italia.it