Per semplificare la replica fuori sede, StorageCraft ha ideato degli specifici Servizi Cloud che permettono di replicare le immagini di backup offrendo diversi servizi legati al recovery. Le immagini di backup eseguite vengono replicate su StorageCraft Cloud mediante ImageManager. Per garantire che i dati non siano a rischio, StorageCraft ha aggiunto una crittografia obbligatoria (AES-256bit). Solo i backup crittografati con quest’ultima saranno accettati nei data center del servizio cloud StorageCraft. Il data center StorageCraft soddisfa o supera l’infrastruttura di telecomunicazione Standard per data center (TIA-942) oltre a soddisfare o superare i requisiti di livello 3.

In questo articolo parleremo del servizio più importante ed evoluto ossia il Cloud Premium che offre, oltre al ripristino di singoli file e cartelle, anche la virtualizzazione via web browser immediata, garantendo un uptime del 99,999%. Il backup in cloud è una delle componenti fondamentali di un buon piano di disaster recovery.
A un sistema virtualizzato può essere assegnato un indirizzo IP ed è possibile accedere tramite IP pubblico, VPN e connessione VNC del browser. Inoltre, un gruppo dei sistemi su cui è stato eseguito il failover può essere combinato in un’unica VPN. La rete può essere poi preconfigurata per account cloud.
Quando viene creata la macchina virtuale, le risorse vengono allocate in base al funzionamento e al tipo di sistema, ad esempio numero di core e memoria della CPU.
Una console remota è disponibile direttamente dal Portale partner e utilizza la porta TCP 6080. Esiste un limite annuale di 30 giorni per una VM in esecuzione in StorageCraft Cloud, superato tale limite verrà applicata una tariffa oraria aggiuntiva. Questo limite è applicato per ogni dispositivo. Se viene avviata una macchina virtuale per il test, verrà utilizzato un giorno del limite, anche se la VM è in esecuzione solo per alcuni minuti. Questa decisione è adottata al fine di garantire che le risorse siano disponibili quando effettivamente si è in presenza di un fail e dunque la macchina virtuale ricopre un’importanza primaria.
Come creare VM su Cloud Premium StorageCraft
Prima di iniziare bisogna sapere che per impostazione predefinita, i requisiti minimi di Windows per CPU e RAM vengono applicati a una nuova VM cloud al momento dell’avvio. Se quindi in precedenza è già stata avviata una VM, è necessario eliminarla per poi chiedere al supporto di StorageCraft di modificare le impostazioni di CPU e RAM. Inoltre la replica e la gestione dei backup è fondamentale per assicurare integrità al momento della virtualizzazione.
Vediamo di seguito i passaggi
1. Dopo aver effettuato il login in StorageCraft Partner Portal, selezionare il nome della macchina che si desidera lanciare attraverso il pannello dell’Account Cloud;
2. Cliccare su Launch VM e selezionare il punto di ripristino nella lista;
3. Inserire la password di Crittografia;
4. Selezionare i giorni per la distruzione automatica (se non si tratta di un failover reale)

5. Per il Failover Reale, selezionare la casella “Real Failover” (obbligatoria se si prevede di richiedere un ripristino bare metal per la VM).

6. Cliccare su “Virtualize”
Una volta terminato il processo, si potrà lanciare la VM.
Durante il processo di boot è possibile, premendo F8, far partire il Boot Manager di Windows che contiene le seguenti opzioni:
- Microsoft Windows
- Microsoft Windows (Safe Mode)
- Microsoft Windows (Safe Mode with Networking)
- Microsoft Windows (Directory Services Restore Mode)

Prima che il disastro si presenti, StorageCraft suggerisce di configurare la parte rete in modo da essere preparati ad errore verificato.
Il cloud networking infatti, consente di connettere tutte le macchine virtualizzate come se fossero parte della rete locale.
Vedi anche i 9 motivi per scegliere i servizi cloud di StorageCraft