Nell’ambito delle Risorse Umane, sono tanti gli accorgimenti per garantire quotidianamente il benessere dei dipendenti e spronarli a dare il meglio di sé. Ma la vita quotidiana in ufficio può diventare poco stimolante a causa della routine: la sveglia presto, la macchina o il treno per raggiungere l’ufficio, il caffè prima di iniziare, le riunioni, il telefono che squilla e così via, in un loop continuo. Per le aziende consapevoli che la motivazione e la determinazione dei dipendenti siano il cuore pulsante del successo del business, c’è un evento che si sta diffondendo sempre più nelle compagnie: il kick-off.
Il kick-off, letteralmente “calcio d’inizio” è un evento aziendale tutt’altro che “ingessato” e formale che ricorre annualmente. I kick-off servono a dimostrare che l’azienda tiene ai suoi dipendenti e che ha intenzione di includerli nella visione aziendale: un proposito fondamentale, specialmente in Italia, dato che secondo uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), i dipendenti italiani sono i più leali in Europa, trascorrendo in media 12.2 anni con lo stesso datore di lavoro o la stessa compagnia.

Tenuti tendenzialmente a inizio anno, gli eventi kick-off riuniscono tutto l’organico aziendale per un weekend lontano dagli uffici e dalle scrivanie. La parola chiave? Condivisione. Ma a che serve praticamente il kick-off e quali sono le sue finalità?
- Condividere gli obiettivi aziendali del prossimo anno: è importante per i dipendenti sapere cosa ci si aspetta da loro anno dopo anno, stabilire insieme gli obiettivi comuni da perseguire ed essere coscienti della direzione che l’azienda sta prendendo;
- Riflettere sull’anno appena passato: il kick-off, tenendosi una volta l’anno, rappresenta il momento ideale per fare il punto della situazione e confrontare gli obiettivi raggiunti con i cambiamenti in atto;
- Employee Retention: cioè innalzare la motivazione dei dipendenti e stimolarli a sfruttare al massimo le loro potenzialità. Anche se è necessario mettere in pratica quotidianamente dei piccoli accorgimenti affinché la retention sia effettiva, gli eventi come il kick-off aiutano sicuramente a motivare le persone.
- Conoscersi in un altro contesto: anche se è un evento aziendale, i dipendenti hanno in parte la possibilità di spogliarsi del loro ruolo e interagire in un ambiente completamente diverso da quello lavorativo.
Uno dei momenti di maggiore interesse all’interno del kick-off è sicuramente il momento di team building, cioè un’attività formativa di gruppo pensata per raggiungere degli scopi precisi: migliorare la collaborazione, sviluppare la fiducia, aumentare l’empatia, favorire l’integrazione, ma anche conoscere e applicare praticamente la mission aziendale. Anche se le attività di team building devono avere una correlazione con quelli che sono i valori aziendali ed essere formativi e costruttivi, è essenziale che mantengano una componente ludica.
I benefici attesi di ritorno dal kick-off sono diversi, ma tutti incentrati sulla persona. Ci si aspetta un cambio nella comunicazione tra dipendenti, che risulta più immediata. Molto spesso si creano dei pregiudizi a lavoro e si tende a giudicare un collega differentemente da come realmente è: in una situazione in cui il fattore dello stress è totalmente assente, la nostra visione tende a essere più chiara e il nostro giudizio più obiettivo e, generalmente, più positivo, con il risultato che viene migliorato il modo di approcciarsi ai colleghi. Tutto ciò, unito al senso di appartenenza che deriva da un’esperienza così inclusiva, beneficia la collaborazione in azienda. D’altronde, come diceva Henry Ford: «Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso, lavorare insieme un successo».