La questione dei Big Data non è così recente come sembra. È ormai da decenni che le aziende raccolgono un’enorme quantità di dati tramite carte fedeltà, cartelle cliniche, carte di credito, sensori montati su veicoli, ecc, coprendo quasi tutti gli aspetti della quotidianità.
Negli ultimi due anni, grazie a smartphone, applicazioni e sistemi di archiviazione sempre più capienti è avvenuta una vera e propria esplosione dei dati. Questi dati vengono generati in maniera così veloce che le informazioni raccolte negli ultimi 2 anni sono quantificabili nell’ordine degli Zettabyte ovvero 1021 byte. Da far girar la testa, vero?
Quando parliamo di rivoluzione, però, non ci riferiamo solo alla quantità inimmaginabile di dati, ma alla capacità di utilizzare tutte queste informazioni per far nascere, crescere e mantenere la nostra azienda sul mercato.
I dati, infatti, sono uno dei fattori più forti per la competitività aziendale.
Si esatto, l’intelligenza artificiale, il machine learning, le funzioni predittive, ecc. si basano sull’analisi dei dati.
Questo significa che i dati di un’azienda sono una base fondamentale per poter restare al passo con le evoluzioni del mercato.
Questa rivoluzione riguarda anche te?
La tua attività si occupa di sviluppare, produrre e commercializzare beni o servizi? Bene, la raccolta e l’utilizzo dei dati rende i processi di fabbricazione, produzione e gestione più efficienti e la commercializzazione più mirata ed efficace.
Si possono ottenere risultati formidabili nei campi più diversi, dalla sanità alla ricerca scientifica, dalla logistica al commercio al dettaglio ecc.
Un esempio sotto gli occhi di tutti.
Da qualche mese Buonristoro, azienda che fornisce distributori automatici, sta passando dalle chiavette da caricare con monetine a una pratica app su smartphone, con la quale utilizzare i distributori per prendere un caffè o quello di cui si ha voglia.
Questa transizione, oltre a eliminare i costi della produzione delle chiavette, permette di conoscere le preferenze dell’utente riuscendo a suggerire i prodotti più adatti e che lo spingono all’acquisto, oltre a proporgli vantaggi, sconti e offerte mirate.
In un mondo sempre più data driven, le società che hanno una mole significativa di dati, e in particolare quelle in possesso di una buona quantità di dati unici, riusciranno a crescere molto di più.
Ma come gestire questa enorme quantità di dati?
E tu sai come gestire questa rivoluzione? Sei pronto alla sfida?
Questo scenario porta alla nascita di alcune sfide verso le quali sarà necessario farsi trovare preparati.
- Gestione della mole dati. Sempre più complessa data la loro natura non strutturata. I dati sono in larga parte di tipo non strutturato e composti da una molteplicità di tipi di file, per lo più immagini, video, file di design ed IoT.
- Protezione dei dati. Le principali ragioni di downtime e perdita dei dati sono legate ad update non andati a buon fine, interruzioni di corrente, errori umani, calamità naturali, incendi ed esplosioni. La perdita finanziaria dovuta a downtime e inaccessibilità ai dati è quantificata in circa €7.000/ora. La perdita totale dei dati senza possibilità di recupero, invece, porta più di un’azienda su due al fallimento nei sei mesi successivi alla perdita dei dati.
- Sicurezza dei dati. Nel momento in cui il dato diviene vantaggio competitivo e condizione fondamentale per essere sul mercato, il suo valore aumenta e si aprono scenari di cyber crimine sempre più complessi. Nel 2017 sono stati quantificati in circa 5 miliardi di dollari i danni causati da attacchi Ransomware e si stima che nel 2019 crescano raggiungendo 11,5 miliardi.
Hai già un piano di recupero per la tua azienda?
Se la risposta è no allora non perderti il nostro whitepaper sull’argomento. All’interno troverai tutte le informazioni chiave per dotarsi di un buon piano di Disaster Recovery che ti permetta di proteggerti da questa minaccia latente.