La quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta Smart Manufacturing o Industry 4.0, seppur con livelli di diffusione e maturità diversi, è già in atto anche nel nostro Paese. Secondo i dati elaborati dall’ultimo Osservatorio sullo Smart Manufacturing della School of Management del Politecnico di Milano le imprese italiane hanno iniziato ad investire in tecnologie come Internet of Things, Big Data e Cloud computing, sistemi di produzione automatizzati, dispositivi wearable e nuove interfacce uomo/macchina o stampa 3D, facendo rilevare un buon fermento: sono state individuate 135 applicazioni, in ambiti molto diversi, all’interno di 43 aziende manifatturiere analizzate.
“Come evidenziato anche nel rapporto del Politecnico, l’innovazione digitale nelle fabbriche potrebbe rappresentare la chiave di svolta per la ripresa ed il rilancio dell’industria italiana che vede, nell’interconnesione dei processi, la possibilità per le imprese di recuperare in efficienza e flessibilità ad oggi, elementi imprescindibili per competere su un mercato in continua e rapida evoluzione.” Commenta Emiliano Papadopoulos, CEO di Allnet.Italia che aggiunge: “ Gli imprenditori ne stanno prendendo sempre più consapevolezza ed hanno sempre più iniziato ad introdurre, all’interno delle loro strategie, componenti tecnologiche più o meno sofisticate. Ne sono una conferma i dati divulgati nel rapporto “Piano Nazionale Impresa 4.0” del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che evidenziano come dal 2017* gli investimenti in innovazione digitale delle imprese italiane siano incrementati di circa 10Mld di Euro.”
Gli ambiti più toccati, secondo il rapporto, riguardano principalmente i Software, l’IoT, il Cloud e la Cybersecurity. Le medie e le grandi industrie sono più attive, rispetto alle piccole, con ottime previsioni di crescita anche per il 2018, anno in cui si stima un importante aumento, di circa il 38%, degli investimenti in formazione e, del 25%, in reclutamento di forza lavoro qualificata.
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