Nell’attuale scenario economico in continua evoluzione, da alcuni definito post-industriale o tecnologico, le imprese si trovano ad affrontare due esigenze contrapposte: rispondere in modo efficace e tempestivo alle istanze di cambiamento e innovazione provenienti dal mercato e, contemporaneamente, preservare la propria efficienza. E’ facile, dunque, comprendere come investire in un modello organizzativo incentrato sulla flessibilità, che valorizzi l’autonomia del lavoro, degli spazi e degli strumenti, sia diventato di cruciale importanza per le aziende, per accrescere la propria produttività e restare competitive. Un cambio di paradigma totale, che scardina i principi del modello taylorista-fordista aprendo al concetto di organizzazione “agile” che, secondo la recente McKinsey Global Survey “How to create an agile organization”, è intesa proprio come abilità di riconfigurare velocemente strategia, struttura, processi, persone e tecnologie per creare valore e cogliere nuove opportunità di mercato.
“Dall’analisi dei dati raccolti, emerge chiaramente come le aziende diventate “agili” abbiano avuto un incremento fino al 40% della produttività, oltre che un’ottimizzazione generale dei processi aziendali.” dichiara Emiliano Papadopoulos, CEO di Allnet.Italia che aggiunge “Strettamente connesso, alla nascita di questo nuovo modello di business, è lo sviluppo di una nuova modalità di organizzazione del lavoro, anch’esso “agile”, in base al quale la collocazione fisica delle risorse diventa sempre meno rilevante e l’ufficio diviene importante per il network.”
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